La Crisi degli Immobili della Cina e dell'Oro
Il mercato immobiliare cinese recentemente è stato sull'orlo del collasso e, naturalmente, ci riferiamo alla situazione di Evergrande. Per dare un contesto, Evergrande è il secondo costruttore immobiliare più grande in Cina per vendite. Attualmente detiene poco più di 300 miliardi di dollari di passività che rappresentano quasi il 2% del PIL cinese. Qualche settimana fa, questo colosso della costruzione era quasi inadempiente nei pagamenti, ma è riuscito a pagare una tranche di 83,5 milioni di dollari all'ultimo minuto.
Un fattore che ha contribuito alla crisi di Evergrande è stato il provvedimento della Cina contro i prestiti eccessivi e lo scoppio della bolla del settore immobiliare che attualmente rappresenta quasi il 30% del PIL cinese. Uno dei modi in cui il governo ha frenato l'eccessivo indebitamento è attraverso la politica delle "Tre Linee Rosse" che ha reso estremamente difficile per gli imprenditori erogare più debiti. Con un'alta dipendenza dal debito, è nata una crisi di liquidità.
Considerando l'arrivo di altri pagamenti di interessi, la Cina lascerà che questo colosso crollo? E se ciò dovesse succedere, quali sarebbero le conseguenze per l'oro?
Attualmente, gli spauracchi e il timore per la situazione di Evergrande in tutto il mondo non si sono ancora propagati al mercato dell'oro e i prezzi sono rimasti relativamente stabili. Dal 5 ottobre (l'inizio della crisi di Evergrande), i prezzi dell'oro sono saliti del 2,66% da 1.769 $/oz a 1.816 $/oz. La mancanza di movimento causata dal problema degli immobili cinesi è probabilmente dovuta al fatto che l'oro dipende fortemente dalla performance economica e dalle politiche degli Stati Uniti. Ad oggi, non c'è stata una significativa ricaduta della situazione di Evergrande sul mercato statunitense.
D'altra parte, la crisi del settore immobiliare ha spinto le pressioni di stagflazione in uno scenario realistico. L'inflazione cinese prosegue la sua salita mentre la sua economia rallenta, soprattutto a causa di questa situazione. Nel Q2 2021 l'economia cinese ha avuto un'espansione del 7,9% mentre è cresciuta solo del 4,9% nel Q3 2021. Gli scenari di stagflazione si sono dimostrati, in passato, estremamente vantaggiosi per i prezzi dell'oro. L'ultimo periodo di stagflazione negli Stati Uniti ha visto i prezzi dell'oro salire fino al 2.328%, poiché gli investitori cercavano un rifugio sicuro per conservare la loro ricchezza durante un periodo di incertezza.
In relazione alla situazione, la Cina potrebbe decidere di svalutare lo yuan mediante un intervento sui cambi, il che potrebbe fungere da copertura contro i prezzi dell'oro per due motivi. In primo luogo, significherebbe che il governo cinese sta facendo affidamento sulle esportazioni per sostenere il suo PIL, il che potrebbe creare afflussi nel mercato dei metalli preziosi. In secondo luogo, essendo una merce denominata in dollari USA, una svalutazione dello yuan causerebbe probabilmente un apprezzamento del dollaro USA e quindi un abbassamento dei prezzi dell'oro.